IL THE’ NEL DESERTO
Dura, come ogni fatica, da togliere letteralmente il fiato: ma la testa è uscita dalla sabbia. Il commento più significativo è arrivato dalla nostra prima tifosa al di là del fiume.. “Ho sentito la curva un po fiacca oggi..” (per dirla leggera, in realtà un pelino più ruvida, tipo carta vetrata.. :-)..) posso assicurare che non si trattava di pigrizia, ma di tensione alle stelle tanta era l’importanza della posta in palio.
Showtime alla vecchia prima dell’intervallo, pezzi di alta scuola e la tribuna, sempre bella ciccia a riprova del fatto che qui la logica carro non attacca, tira un sospirone di sollievo da far tremare il glorioso parquet di via Rismondo.
Secondo tempo a natiche strette, che uno spillo sembrava un palo, cala lo spettacolo, sale l’adrenalina, ma il lieto fine è dietro l’angolo.
È un po’ che non si parla di singoli, anche perché allo scriba piace accomunare tutti nel peso della malagloria: ma oggi è il tempo della vendemmia, quindi come non citare i Due Tori! Per usare un linguaggio a noi consono, se non da Accademia della Crusca, partita UFO dell’ Olandese Volante, Fedex Corriere Espresso che ti recapita tre pezzi a casa senza neanche suonare il campanello.
E poi che gioia, che piacere e che sollievo vedere l’altro Toro, quello di Mossa, spingere a tutta forza, corna in fuori (in senso buono..) e vapore dalle nari. Bentornato Cyrus, mago della piroetta, vecchio rompighiaccio che nulla teme nei marosi dell’Artico più gelido.
Tutti non si possono citare, onde evitare di riscrivere la Bibbia, ma non posso tralasciare chi a vedere lo scout appare meno ma fidatevi, ha messo dei bei mattoni nella casa della vittoria; Nick The Nightflyer, El Grinta, un paio di carambole salvavita in attacco, e poi PN, che se lo conosco un po sarà deluso dalla mancata doppia cifra ma ha smazzato un cabaret di assistenze da leccarsi le pupille.
È solo l’inizio, il destino della stagione si decide probabilmente nelle prossime due settimane; saranno Stelle o Stalle? Chi pol dir..
Chi pol dir..? Te lo digo mi; Andiamo in Gold, e basta.